Fondazione Luigi De Januario

La storia del GIE

Libro GIELa storia del GIE e del suo fondatore Ing. Luigi de Januario è raccontata nel libro GIE "Competizione e successo nella storia dell’industria elettromeccanica italiana"

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Iperti partecipa al convegno sull'energia PDF Stampa E-mail

Il Presidente della Fondazione Ing. Luigi Iperti ha partecipato al convegno sull'energia che si è tenuto a Crema e Cremona  dal 25 al 27 settembre 2009.

L’ing. Iperti, dopo una breve presentazione della Fondazione, ha focalizzato il suo intervento sulla necessità di affrontare i problemi energetici del nostro Paese in modo documentato e trasparente, evitando posizioni ideologiche.


Entrando nel merito l’ing. Iperti ha affermato:

Il problema fondamentale dell’Energia in Italia è la quasi totale dipendenza dalle importazioni e, per l’energia elettrica, la dipendenza dalle importazioni di gas da paesi rischiosi come Russia, Algeria e Libia”.

Egli, dopo un esame delle motivazioni che hanno portato a questa situazione, ha indicato le opzioni aperte per cercare di equilibrare la situazione:

  • Concretizzare il piano nucleare così come annunciato dal Governo e recentemente dall’Enel con l’obiettivo di avere in marcia all’inizio degli anni 2020 le prime centrali.
  • Promuovere ed incentivare il risparmio e l’efficienza energetica, considerando che quest’ultima riducendo i consumi può pagarsi di per sé.
  • Realizzare i rigassificatori previsti per differenziare le fonti di approvvigionamento del gas.
  • Promuovere le energie rinnovabili e la relativa ricerca, ma moderando gli incentivi attualmente molto onerosi.

Si stima che nel 2020 il valore degli incentivi a carico degli utenti elettrici sia di 7 mld di €, se si devono raggiungere i traguardi fissati dall’Unione Europea, con un incremento del costo del kwh di oltre il 10%.

L’ing. Iperti ha concluso il suo intervento affermando: “Più in generale bisogna cambiare decisamente politica. Non scegliere la strada facile di accettare le opposizioni della gente a quelle che sarebbero le scelte razionali, ma impegnarsi a fondo per comunicare in piena trasparenza i pericoli ed i rischi, ma anche quello che si intende fare per prevenirli. Questa importante azione di comunicazione accompagnata da una politica di incentivi, in linea con quello che viene fatto in altri paesi europei, è assolutamente necessaria per poter avere il consenso sui siti delle future centrali nucleari, ma anche di rigassificatori e perfino degli impianti per le energie rinnovabili”.

 

 

 


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