Notizie e attività della Fondazione |
Premio di Laurea FDJ 2009-2010 |
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E' stato emesso il bando per il Premio di Laurea Ing. Luigi de Januario indetto per l' anno accademico 2009/2010. Il premio dell'importo di € 2.000 (duemila euro) è destinato ad elaborati di laurea di II Livello in Ingegneria Impiantistica riguardanti l’impiantistica energetica. |
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Assegnato il premio a tesi di laurea 2009 |
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La Commissione Giudicatrice dei Premi di Laurea della Fondazione Ing. Luigi de Janurario ha deliberato di assegnare il Premio di Laurea 2009 destinato a tesi magistrali riguardanti l'impiantistica per l'industria e la produzione di energia 2009 all'ing. Matteo Bonardello del Politecnico di Torino per la tesi: "Studio tecnico ed economico di una pompa di calore geotermica con accumuli a cambio di fase." Relatore Prof. Marco C. Masoero. |
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GIE "Competizione e successo nella storia dell’industria elettromeccanica italiana" |
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Il libro è una iniziativa della Fondazione. Esso ripercorre la storia del GIE dalla sua fondazione all'epilogo ed è allo stesso tempo la storia appassionata della vita professionale dell' Ing. Luigi de Januario e dei tanti collaboratori che dedicarono al GIE gli anni migliori della loro attività lavorativa.
Scrive l'ing. Luigi Iperti nella prefazione del libro. "Il GIE è stato un protagonista nella storia dell’impiantistica italiana. La sua vicenda è prima di tutto la storia di uomini e donne che credettero e si entusiasmarono al progetto dell’ing. Luigi de Januario e divisero con Lui la stessa passione, la stessa volontà di raggiungere risultati, dimentichi spesso di loro stessi, delle loro famiglie e pronti a lottare in paesi anche difficili per il successo di questo loro progetto. |
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Maledetta Chernobyl - La vera storia del nucleare in Italia |
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Il disastro della centrale di Chernobyl è dell'autunno 1986: l'effetto di quella sciagura sull'opinione pubblica italiana fu enorme, e altrettanto importante fu il ruolo dell'informazione o, per meglio dire, disinformazione.
I corposi interessi economici del partito dei petrolieri e del gas, ostile all'affermarsi dell'industia nucleare in Italia, e il disagio istintivo nei confornti di una tecnologia sconosciuta e ritenuta letale ebbero la meglio sulla valutazione razionale dell'accaduto. Si arrivò così al referendum e, sopratutto, alle conseguenze per la politica energetica italiana che dal referendum furono, anche arbitrariamente, fatte discendere. |
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